CONQUER THE city

crespi d'adda

TANTE TAPPE DA RAGGIUNGERE E TANTE PROVE DA SUPERARE PER...

CONQUISTARE CRESPI D'ADDA!

Quali sono le regole da seguire?
LEGGETE ATTENTAMENTE!

La prima tappa da raggiungere, vi sarà assegnata dalla Giuria prima della partenza.

Dalla seconda tappa in poi, sarete voi a decidere dove andare e come proseguire, scegliendo percorso e strategia in base alla vostra posizione sulla mappa.

Ogni volta che arrivate in una tappa tra quelle che trovate in questa pagina, dovrete sempre:

1. Inviare un selfie creativo e divertente, tramite WhatsApp, dove tutto il team è in posa davanti al punto indicato nella foto copertina di ogni tappa (vedi immagini in basso)

2. Subito dopo, riceverete nella chat WhatsApp la password per entrare e scoprire la prova da superare in quella tappa.

Ogni tappa ha un password diversa!

3. Leggete la prova da superare.

Se richiesto, inviate risposte, foto e video tramite il modulo che troverete in ogni pagina.

4. Una volta terminata la prova in una tappa... partite subito alla volta della tappa successiva... a vostro piacere!

BUONA FORTUNA!

MAPPA CON TUTTE LE TAPPE

LISTA DELLE TAPPE

Per scoprire la prova da superare, cliccate sul nome della tappa nella lista di seguito, oppure scorrete con la pagina del sito.

Dopo aver letto la descrizione del luogo, cliccando su GO TO THE TEST, inserite la password ricevuta dal trainer e scoprite la missione nella tappa!

A) Punto panoramico Belvedere

B) Canonica e Casa del Medico

C) Parco Pineta

D) Discesa nel verde

E) Dopolavoro e lavatoio

F) Chiesa di Crespi d'Adda

G) Statua di Cristofero Benigni Crespi

H) Scuole di Crespi d'Adda

I) Teatro Silvio Crespi

J) Casa Padronale

K) Fabbrica

L) Lavatoio

M) Area Ville Anni '20 e Ville Dirigenti

tappa A

PUNTO

PANORAMICO BELVEDERE

Tappa obbligata in una visita a Crespi d'Adda, è il punto panoramico da cui ammirarla dall'alto per avere una visione d'insieme della struttura urbanistica.

SCOPRI LA PROVA DA SUPERARE!
Inviate la foto della squadra, in posa davanti al punto di arrivo di questa tappa (vedi immagine), tramite la chat WhatsApp, per ricevere la password e scoprire la prova di questa tappa cliccando sul pulsante qui sotto:

GO TO THE TEST!

STAGE A

tappa B

canonica

E CASA DEL MEDICO

Nella parte più alta del villaggio si trovano gli edifici riservati al medico e al parroco.

Realizzati con le stesse tecniche delle case operaie. Entrambe le abitazioni hanno un vasto giardino che scende verso il villaggio. Una porticina permette di raggiungere subito il centro del paese: parroco e medico devono poter agire in fretta.

Entrambi sono dipendenti della ditta.

Uno dei crucci di Silvio Crespi sono infatti gli infortuni e le malattie che possono minacciare il rendimento sul lavoro.

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STAGE B

tappa C

PARCO PINETA

Poco fuori dal villaggio, possiamo trovare questo grande parco pineta, un ulteriore polmone verde... immerso nel verde.

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STAGE C

tappa D

DISCESA NEL VERDE

Una discesa... o una salita... dipende da dove arrivate, che collega la parte alta di Crespi con la parte bassa, immersa nel verde.

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STAGE D

tappa E

DOPOLAVORO E LAVATOIO

Il lavatoio è costruito nella prima area abitativa del villaggio, attorno al 1890.

Qui le donne vanno a lavare i panni, d'estate e d'inverno, visto che il fiume è lontano dall'abitato.

Ecco perché Cristoforo Crespi decide di edificare nel cuore del paese un lavatoio, coperto e diviso in due sezioni: la prima per il lavaggio, la seconda per lo sciacquo.

L'edificio del dopolavoro, posto sul piazzale della chiesa, è inaugurato nel 1928 a conclusione di una giornata di festa: i cinquant'anni del villaggio.

In esso vi sono sale per riunioni, una biblio-teca, una sala per banchetti, la sede della locale sezione Combattenti e quella della Società Sportiva "Dopolavoro Uniti e Forti'».

La famiglia Crespi stessa sollecita queste attività: desidera che il villaggio non sia solo sede di un gruppo di persone consacrate al lavoro, ma anche di una collettività.

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Crespi d'Adda-E-Lavatoio e dopolavoro-1.jpeg

STAGE E

TAPPA F

chiesa di crespi d'adda

Tra le case del villaggio spicca la chiesa in stile rinascimentale, copia di Santa Maria della Piazza di Busto Arsizio, paese nativo dei Crespi.

Fervente cattolico, Cristoforo Crespi, desidera offrire agli abitanti del villaggio, che vengono a vivere lì da luoghi diversi, una storia comune, un’identità collettiva.

Realizzata fra il 1891 e il 1893, sotto la direzione dell’ingegner Pietro Brunati, l’edificio sacro ha le pareti affrescate con raffinatezza e custodisce tele di grande pregio. Notevole è la cupola da cui trapelano ordini di stelle che brillano su un cielo notturno.

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STAGE F

tappa G

STATUA DI CRISTOFORO BENIGNO CRESPI

In prossimità dell’ingresso al villaggio operaio, tra la chiesa e quello che fu l’albergo, emerge, bronzeo e impettito, il busto di Cristoforo Benigno Crespi. Costruito nel 1903, ancora prima che questi fosse dipartito per migliori o peggiori lidi, rimane ancora eretto come il custode sorridente di una realtà che oramai non esiste più, simbolo materiale di una dittatura tanto lontana che non è nemmeno più il caso di abbatterlo.

Posizionato originariamente di fronte ai “cancelli rossi” dello stabilimento per ricordare quotidianamente a tutti gli operai le fattezze e l’occhio vigile del padrone, imprenditore esemplare, capace di grandi realizzazioni e alla ricerca di ricompense nelle Esposizioni Universali, al quale tutti devono “ammirazione e gratitudine”.

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Crespi d'Adda-G-Statua Benigno Cristoforo Crespi.jpeg

STAGE G

tappa H

SCUOLE DI CRESPI D'ADDA

A fianco della chiesa, proprio di fronte all’ingresso dello stabilimento, in cima ad una scalinata che compensa il declivio, sorge l’edificio scolastico.

Costruito nel 1892, fu la sede delle scuole elementari, dell’asilo e della scuola di economia domestica. La sua posizione rappresenta perfettamente, oltre alla funzione educativa rivolta ad una comunità che si andava ampliando, l’idea che fosse l’incubatore delle future maestranze che, frequentando le lezioni con la stessa serietà, con la stessa disciplina e i riconoscimenti che avrebbero poi ricevuto nello stabilimento, venivano tecnicamente formati per lo svolgimento dei compiti che avrebbero assunto nel loro futuro operaio.

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STAGE H

tappa I

TEATRO SILVIO B. CRESPI

Come ogni altro servizio in Crespi d’Adda, anche il teatro era disponibile gratuitamente.

Il teatro non veniva usato solo per le rappresentazioni dei bambini delle scuole ma per spettacoli esterni.

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Crespi d'Adda-I-Teatro Silvio Crespi.jpeg

STAGE I

tappa J

CASA PADRONALE

Un solido edificio di mattoni rossi, sovrastato da una torre alta cinquanta metri.

Un castello che, in realtà, si rivela essere la villa della famiglia Crespi, il luogo dove trascorre il periodo estivo e parte dell’autunno.

L’enorme costruzione ha un ingresso minore, vicino all’Adda, e si affaccia sullo stabilimento.

Le stanze interne, divise per funzioni, sono progettate per accogliere i personaggi illustri in visita.

La sala della musica, la sala del biliardo, la sala del camino, sono solo alcuni degli esempi.

Purtroppo le decorazioni e il mobilio sono andati persi con i passaggi di proprietà.

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Crespi d'Adda-J-Villa Padronale-1 copia.jpeg

STAGE J

tappa K

FABBRICA

Lo stabilimento ha un unico piano e presenta tetti inclinati per convogliare la luce necessaria alla produzione. Il primo nucleo è evidenziato dalla torre di matrice medievale.

Con il passare degli anni la fabbrica cresce in maniera modulare, seguendo i reparti che si aggiungono alla filatura.

Le decorazioni in cotto attorno alle finestre e altri fregi rivelano come i Crespi, oltre alla pura operatività, inseguano un’ampia armonia estetica.

Nel 1925 è portata a termine l’entrata principale, detta dei cancelli rossi, per via della recinzione in ferro battuto di Alessandro Mazzucotelli. Nel complesso la fabbrica occupa circa 90.000 metri quadri.

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STAGE K

tappa L

lavatoio

Oltre al lavatoio posto vicino al dopolavoro, troviamo questa altra zona in cui si veniva a lavare ed asciugare i panni, vista la lontananza delle abitazioni rispetto al fiume.

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STAGE L

tappa M

AREA VILLE DIRIGENTI

E VILLE ANNI '20

Nella zona sud del villaggio, tra il 1919 e il 1926, sorgono nuove abitazioni. Le prime cinque, simili, diventano l’alloggio dei capi reparto.

Rispetto alle case operaie si presentano con una maggiore ricchezza decorativa e utilizzano materiali più preziosi e variegati. Le altre otto sono le ville dei dirigenti e sono disegnate in modo da mettere in luce non l’uniformità, ma la varietà e la fantasia architettonica.

Hanno uno spazio verde ancora più esteso tanto che case e giardini sembrano uniti in un inestricabile abbraccio.

Questa zona del villaggio stupisce per la disponibilità e abbondanza di spazio, la qualità dei materiali impiegati, l’impressione di solidità e, allo stesso tempo, di semplice grazia degli edifici.

A metà tra bosco e ruralità Crespi mostra il lato fiabesco e sognante, immersa nella quiete della vegetazione.

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STAGE M

STAGE N

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